Amelia, il borgo più antico dell’Umbria e d’Italia

Amelia, anticamente conosciuta con il nome Ameria, da molti studiosi considerata la città più antica dell’Umbria, fu certamente uno dei primi  centri italici.  Secondo la mitologia, fu fondata dalla Regina Amero e figlia di Atlante, oggi Amelia è una cittadina ricca di tesori, nonché destinazione perfetta di chi è alla ricerca di un’esperienza che sappia unire la componente culturale, a quella più strettamente legata ad un turismo lento, dove l’enogastronomia, l’ambiente e il paesaggio si fondono.

Il viaggio all’interno della cittadina di Amelia parte dalla cinta muraria in gran parte in opera poligonale e risalente al III -IV sec. a.C. che protegge l’intero centro storico, tra i più vasti della
regione. La sua costruzione è caratterizzata dalla presenza di massi di calcare perfettamente incastrati tra loro senza malta; la grandezza, spesso considerevole di questi blocchi, ha alimentato la leggenda che la cinta fosse stata costruita dai ciclopi.

Porta Romana è l’ingresso principale e più imponente della città che conta tuttavia diversi punti di accesso. Da qui si va alla scoperta di vicoli e piazze dominati dall’armoniosa architettura dei numerosi palazzi rinascimentali, tra questi citiamo palazzo Farattini, costruito come studio preparatorio del più celebre Palazzo Farnese di Roma da Antonio da Sangallo, Palazzo Petrignani, Palazzo Venturelli, Palazzo Cansacchi ed altri.

Imperdibile è anche una visita alle  sale del Museo Civico Archeologico custode di reperti che vanno dall’epoca preromana a quella del fiorente municipio romano tra cui la magnifica statua bronzea di Germanico Cesare.

Il viaggio, ci porta anche alla scoperta delle facciate romaniche delle chiese di Sant’Agostino e San Francesco,  di monasteri, giardini e scorci panoramici. Dalla medioevale e caratteristica Piazza Marconi, è possibile giungere sulla cima dell’acropoli dominata dalla Torre campanaria dodecagonale risalente all’XI sec. e dagli edifici religiosi più importanti: l’ex seminario, l’episcopio e la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta dedicata alla patrona Santa Fermina.

Di epoca romana sono anche le Cisterne eccezionale opera di ingegneria idraulica romana e l’ipogeo amerino: cavità sotterranee che il popolo romano utilizzava sia come vie di fuga che come deposito.

Ma Amelia, come ci ricordano gli autori latini,  è anche tradizione autentica e genuina, come dimostrano le numerose aziende agricole e le cantine locali della zona che coltivano eccellenti produzioni grazie alla terra generosa in cui si trova il territorio.